Sitav Rugby Lyons comunica di aver raggiunto l’accordo con Bernardo Urdaneta per ricoprire il ruolo di Head Coach della prima squadra a partire dalla prossima stagione sportiva. Urdaneta è già al lavoro in sintonia con la società e il Direttore Sportivo Roberto Fulgoni, e si è presentato alla squadra negli scorsi giorni.
Classe 1967 nato a Tucuman, in Argentina, vanta un curriculum di tutto rispetto in patria, avendo ricoperto ruoli in seno allo staff tecnico della Federazione Argentina per oltre 10 anni. Il primo incarico importante lo ha avuto presso il Tucuman Lawn Tennis Club, ricoprendo il ruolo di head coach per tre stagioni dal 2000 al 2003. Dal 2005 ha iniziato a collaborare con la Union Argentina Rugby, iniziando con le squadre giovanili fino ad arrivare, nel biennio 2012-2013 a guidare le nazionali argentine Under 19 e Under 20, conquistando un quarto e un sesto posto alle due Junior World Cup in cui guidò i Pumitas. Nel 2014 arrivò anche a guidare i Jaguares, la franchigia argentina che partecipava al Super Rugby. Negli ultimi anni ha prima guidato il Lomas Rugby Club di Buenos Aires come Capo Allenatore e Director of Rugby, e in seguito ha ricoperto i medesimi ruoli al Jockey Club di Rosario, prima del suo arrivo in Italia nella scorsa stagione a Viadana, dove ha guidato la squadra giallonera a un sorprendente sesto posto finale in Peroni TOP10.
Il presidente Guido Pattarini ha salutato l’arrivo del nuovo tecnico: “Nel corso dell’ultimo anno, confrontandoci con la squadra e con il Direttore Sportivo Roberto Fulgoni, sia con il precedente DS Stefano Nucci, abbiamo valutato che, per innalzare il livello del nostro gioco e puntare a traguardi ancora più ambiziosi, fosse necessario riportare a Piacenza un allenatore a tempo pieno, che possa concentrarsi esclusivamente sulla gestione e la performance del gruppo. Per prima cosa ci tengo a ringraziare Carlo Orlandi, sia per il lavoro svolto negli ultimi anni come tecnico della nostra prima squadra sia per come ha accettato la nostra decisione, permettendo un passaggio di testimone proficuo e immediato con Bernardo Urdaneta. Per quanto riguarda il nostro nuovo tecnico, abbiamo ricevuto ottime referenze sia da Viadana, la sua ultima squadra, che da nostri giocatori che lo hanno avuto come allenatore in argentina, come Joaquin Paz e Santiago Portillo, che sono entusiasti di ritrovarlo alla guida del gruppo. Il curriculum parla per lui, ha un’esperienza ventennale nel ruolo, arrivando a ricoprire posizioni di vertice in squadre importanti, grazie alla sua applicazione, la sua competenza e la passione per il nostro sport. Bernardo è un allenatore esigente, che sa tirare fuori il massimo da ogni giocatore, e siamo convinti che puntando su di lui potremo elevare ancora il livello della nostra squadra, dopo una annata positiva ma da cui molti si aspettavano qualcosa in più.”
Mercoledì 26 aprile Urdaneta si è presentato al gruppo dei giocatori Seniores di Sitav Rugby Lyons, compresi i giovani in uscita dall’Under 19 e il gruppo della Squadra Cadetta. Un incontro fortemente voluto dalla società e dall’allenatore per rendere tutti partecipi del nuovo progetto, da considerare come un’occasione di crescita importante per tutti i giocatori. Urdaneta si è dimostrato subito focalizzato e carico per la nuova avventura: “Fin dal momento in cui sono stato contattato dal DS Fulgoni e dal Presidente Guido Pattarini ho sentito un feeling speciale, e dai miei primi giorni a Piacenza posso dire che in questo ambiente si respira la passione e la competenza di una società che ha fatto già grandi passi avanti e che vuole crescere ancora. Questo è l’ambiente giusto in cui lavorare, conosco bene la squadra, quest’anno con Viadana ho subito due dure sconfitte con i Lyons, e in quelle partite ho visto di cosa è capace questo gruppo. Con la mentalità e il metodo di lavoro giusto questa squadra può arrivare a traguardi impensabili, e confido di riuscire a coinvolgere i giocatori in questa sfida. Il primo passo sarà quello di creare una squadra unita, che lotti tutta insieme e che tutti remino dalla stessa parte. Un buon giocatore da solo è forte, ma un buon giocatore calato in un gruppo unito è molto più forte. Questo è quello che chiederò ai ragazzi, e con questa mentalità potremo andare lontano.”